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Finanza agevolata: cos’è il regime de minimis?

Con il termine “regime de minimis” si intendono tutti quegli aiuti che consistono in finanziamenti statali (finanziamenti agevolati, contributi a fondo perduto, garanzie dirette e indirette, agevolazioni fiscali e crediti d’imposta) che un’impresa può richiedere in un determinato periodo alle Pubbliche Amministrazioni e che non sono soggetti all’analisi e alla valutazione della Commissione Europea. Sono aiuti di piccola entità, esenti dall’obbligo di notifica alla Commissione, e non vanno ad incidere sulla libera concorrenza di mercato nè a violarne le norme.

Il regolamento UE impone come importo totale massimo degli aiuti che un’impresa può ottenere, una somma non superiore a 200.000,00 € in tre anni, cioè nell’arco di tre esercizi finanziari.  Per stabilire se un’impresa può ottenere un’agevolazione in regime de minimis, vengono conteggiati l’anno in cui sono stati concessi gli incentivi più i due anni precedenti alla richiesta dello stesso. Tale limite viene ridotto per alcuni specifici settori:

  • settore del trasporto –> € 100.000,00
  • settore agricolo –> € 15.000.00

 

CONCETTO DI IMPRESA UNICA
Per impresa unica si intende quell’azienda che richiede l’aiuto ed appartiene ad un “gruppo” di imprese fra le quali esiste una delle relazioni di seguito elencate:
  • un’impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un’altra impresa;
  • un’impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di un’altra impresa;
  • un’impresa ha il diritto di esercitare un’influenza dominante su un’altra impresa in virtù di un contratto concluso con quest’ultima o in virtù di una clausola dello statuto di quest’ultima;
  • un’impresa azionista o socia di un’altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti o soci dell’altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest’ultima.